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CAMPAGNA OLEARIA 2024 AL DI SOPRA DI OGNI ASPETTATIVA

martedì 17 dicembre 2024

Si è conclusa da qualche giorno la stagione olearia nell’interland triventino con un bilancio complessivo che si pone al di sopra delle aspettative iniziali. Infatti già nei mesi di agosto e
settembre si diffondeva la previsione di una annata olivicola “nera” caratterizzata da una significativa riduzione della prodizione, tant’e che tanti olivicoltori preannunciavano che non si sarebbero nemmeno recati presso l’uliveto per la raccolta in quanto non ne sarebbe valsa la pena per le poche olive presenti. Man mano che avanzavano le settimane ottombrine si rendevano visibili i frutti che raggiungevano la fase dell’invaiatura dando evidenza di una produzione che invece valeva la pena raccogliere.

Indubbiamente rispetto alle precedenti campagne si è registrata una diminuzione della produzione che però si è attestata nel comprensorio triventino mediamente intorno al 25-30%, molto più contenuta rispetto ai dati di altre zone olivicole molisane soprattutto quelle del basso Molise che hanno riscontrato un calo produttivo che ha superato il 50%.

Dal punto di vista qualitativo la materia prima, con riserva di rarissime eccezioni, si è caratterizzata di apprezzabile valore esente da malattie, alterazioni e difetti garantendo l’estrazione di olio extra vergine di oliva con parametri chimico-fisici e organolettici apprezzabili.

Altro elemento che ha caratterizzato la campagna 2024 sono state le rese alquanto basse soprattutto nella fase iniziale dovuto agli eventi metereologici.

Infatti le piogge verificatesi nella seconda metà del mese di ottobre hanno determinato inevitabilmente un immagazzinamento di acqua nelle olive che si sono vistosamente ingrossate con il conseguente abbassamento delle rese che hanno toccato minimi anche di 12 litri per quintale di olive. Ma già dalla prima settimana di novembre si è assistito ad un progressivo innalzamento delle rese che mediamente si sono attestate su 15-17 litri/ql con punte finali che hanno raggiunto anche 20-22 litri/ql. Dati questi assolutamente soddisfacenti se si mettono a confronto con altre realtà olivicole italiane (soprattutto del nord) che in media hanno registrato rese che non hanno superato i 10 litri/ql.

A fronte di questi punti di debolezza si è estratto un olio extra vergine di elevata qualità con caratteristiche sensoriali tendenzialmente fruttati e parametri chimici di assoluto rilievo con livelli di acidità che non hanno superato valori del 0,15% (valore limite 0,8%).

La limitata disponibilità di prodotto sui mercati regionali di prossimità (Abruzzo, Puglia) ha causato un aumento dei prezzi della materia prima (euro 100-120 per ql. di olive) che si è tradotto in un conseguente incremento del prezzo dell’olio extravergine che ha raggiunto i 13-14 euro/litro, effetto questo che può giudicarsi favorevole per i tanti piccoli produttori locali di eccellente olio EVO che si vedono in parte ristorati nella difficile gestione economica della filiera olivicola-olearia.

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