Le origini del frantoio Pavone risalgono alla fine del 1800 quando nei locali ricavati dal terrapieno sottostante la Piazza Fontana si estraeva l’olio con i sistemi di allora: la frangitura delle olive avveniva in una macina azionata dal cavallo, la spremitura con un grosso torchio in legno e la separazione manuale dell’olio dall’acqua previa decantazione naturale.
Nel 1947 ad opera di Italo Pavone il frantoio subì un vero e proprio processo innovativo. Furono introdotte due superpresse azionate da pompa idraulica; una macina a due molazze in granito e un separatore centrifugo. Un impianto termico alimentato a sansa forniva acqua calda e il riscaldamento dei locali a mezzo termosifoni.
Nel 1977 la gestione e conduzione dell’impianto di molitura passò nelle mani di Rossella e Nicola Pavone che nel corso di un ventennio hanno progressivamente potenziato la tecnologia e il ciclo produttivo affermandosi tra i primi frantoi dell’hinterland triventino.
Nell’anno 2000 si è proceduto alla ristrutturazione completa dei tre locali ed alla introduzione di macchine sofisticate e automatizzate, esaltando così gli aspetti tipici e tradizionali e migliorando, nel contempo, il sistema di lavorazione.
Il processo innovativo che i fratelli Pavone hanno sempre strategicamente perseguito nella loro attività di impresa ha visto una vera e propria rivoluzione dell’assetto aziendale nel 2008 con la realizzazione di un nuovo stabilimento ed un impianto di estrazione dell’olio con il sistema a ciclo continuo ad alta tecnologia innovativa.
LA TECNOLOGIA Nel dettaglio il nuovo impianto si compone di un gruppo defogliatore e lavatrice; la molitura avviene in una macina a tre molazze abbinata ad un frangitore a dischi; il banco di gramolazione formato da cinque vasche in serie in cui la pasta viene rimescolata e inviata successivamente al decanter che estrae la sansa, l’acqua di vegetazione e l’olio. Infine la separazione e purificazione dell’olio avviene in un separatore centrifugo a scarico automatico.
L’aspetto caratterizzante di assoluta peculiarità del nuovo frantoio è il sistema computerizzato esclusivo e innovativo basato sulla tecnologia Touch Screen che gestisce e controlla, mediante una rete Ethernet, tutto l’impianto e l’intero processo di lavorazione. Il software consente il monitoraggio e la registrazione dei parametri di funzionamento per garantire la tracciabilità del processo. Il sistema computerizzato consente infine di elaborare e stampare una tabella di lavorazione personalizzata che riporta per ogni cliente il peso delle olive in entrata e per ogni gramola il peso della pasta, i tempi di gramolazione, la temperatura dell’acqua, della pasta e dell’olio, la quantità totale di olio prodotto e la resa.
La tecnologia introdotta nel suo insieme assicura una lavorazione controllata delle olive per ottenere un olio di elevata qualità organolettica con minore acidità, meno perossidi, meno astringente e più armonico, più profumato e stabile.
Altra importante e strategica novità è l’annessione all’impianto di trasformazione, in un locale attiguo e separato, di una linea di imbottigliamento-confezionamento, a disposizione anche dei produttori per caratterizzare e valorizzare il proprio olio sul mercato.
Nel 2011 l’azienda ha conseguito la certificazione di rintracciabilità AIPO (Associazione Italiana Produttori Olivicoli).
Nell’anno 2020 la continuità della tradizione e maestria olearia è stata affidata alle nuove generazioni : Lorenzo figlio di Nicola e Gaia figlia di Rossella che hanno costituito una S.n.c. “Frantoio Pavone” ben consci del patrimonio e bagaglio culturale ereditato.